Quante cose pensi di sapere dei tarocchi?
In molti considerano solo l’uso che ne viene fatto oggi, da parte di cartomanti e sensitivi professionisti, che le utilizzano per fare consulti personalizzati, anche telefonici, andando a prevedere il futuro rispetto a diverse tematiche.
Per spazzare via la diffidenza che influenza le persone rispetto il mondo dei tarocchi Arcani è opportuno fare un piccolo viaggio nel tempo. Le loro origini risalgono alla fine del XIII secolo, ma è dal XVII secolo che furono usati come mezzo principale per la cartomanzia moderna, partendo dalla città di Bologna.
Scopriremo così il significato di queste “semplici carte” diventate uno strumento di comunicazione e lettura del domani. Grazie a diversi documenti sappiamo che i tarocchi erano un gioco e non si considerava l’arte divinatoria ed esoterica a loro collegata. I simboli che riportano erano allegorici e per questo erano utilizzati per poesie, frasi e sonate.
Differenza tra arcani minori/maggiori
Le carte sono complessivamente 78 e sono divise in modo non paritario tra Arcani Maggiori e Arcani Minori.
I primi sono 22, e sono usati per dare risposte precise e dirette (sono considerati arcani del consiglio).
I secondi sono 56 e presentano abbinamenti al mondo della natura in base ai simboli classici. Vediamo quali:
- Le Coppe rappresentano l’Acqua e simboleggiano le emozioni e i sentimenti. Si associano ai segni del Cancro, Scorpione e Pesci;
- I Bastoni sono il Fuoco e hanno connessione con i segni zodiacali Ariete, Leone, Sagittario con riferimento alla carriera e le relazioni professionali;
- Le Spade rappresentano l’Aria e i segni di Gemelli, Bilancia e Acquario simboleggiando il campo mentale e la sfera emotiva;
- I Denari sono la Terra, i segni di Toro, Vergine e Capricorno e la sfera materiale.
Gli Arcani Maggiori si dividono in 2 gruppi, che sono i cicli dell’iniziazione attiva e passiva. La prima riguarda l’intenzione del soggetto nell’ampliare le sue conoscenze verso l’ignoto; la seconda di conoscere degli stimoli e saperli poi usare nel proprio cammino.
Esistono altre differenze importanti
Non volendo rendere la spiegazione troppo articolata ci fermiamo qui sulla categorizzazione dei tarocchi, ma è facile capire perché sia fondamentale porre sempre una domanda chiara e precisa alle sensitive.
Si potrà così favorire una lettura diretta che sappia garantire una risposta completa. Vi è però un altro fattore da considerare e riguarda la differenza tra tarocchi antichi e moderni.
I primi in assoluto sono stati i Tarocchi del Mantegna, che risalgono al XV secolo e non prevedevano i semi e le immagini dei soggetti principali. Si passò poi ai tarocchi di Marsiglia che avevano una forma simile a quella usata ancora oggi. L’attuale produzione però si compone in parte da carte che non seguono gli schemi classici e abbandonando la tradizione.